
Pur essendo un componente fondamentale delle cellule, senza cui la vita non è possibile, il colesterolo non dovrebbe mai superare la sua soglia fisiologica di 200 milligrammi/millilitro di sangue, in quanto un’eccessiva concentrazione di questo composto (e soprattutto della sua frazione “cattiva” LDL) può provocare l’insorgenza di patologie cardiovascolari anche molto gravi.
Secondo le più recenti linee guida, per mantenere bassa la colesterolemia è utilissimo assumere specifici rimedi naturali, i cui principi attivi si sono confermati estremamente efficaci: chi desidera un approfondimento sugli integratori alimentari dedicati al colesterolo può visitare questa pagina.
Il colesterolo, che è un composto organico appartenente alla categoria dei lipidi di tipo steroidei, svolge nell’organismo le seguenti funzioni:
- entra a far parte delle membrane cellulari;
- regola la permeabilità di membrana;
- mantiene una fisiologica fluidità delle strutture cellulari;
- è il precursore della vitamina D (un’altra sostanza indispensabile alla vita);
- partecipa alla sintesi dei sali biliari;
- è un componente fondamentale degli ormoni steroidei maschili (testosterone) e femminili (progesterone, estradiolo).
La sua concentrazione ematica può essere di due tipi:
- endogena;
- esogena.
La quota endogena di colesterolo, che costituisce circa il 70% del totale, viene prodotta da una sintesi autonoma a livello epatico e dalle ghiandole surrenali, mentre quella esogena (30%) è strettamente collegata alla dieta, in quanto si tratta di colesterolo alimentare.
Un regime nutritivo particolarmente ricco di grassi saturi contenuti in burro, uova, carni grasse, insaccati e formaggi rappresenta la principale fonte esogena della molecola.
I valori della colesterolemia sono i seguenti:
- fino a 200 milligrammi, normale;
- da 200 a 250 milligrammi, ipercolesterolemia lieve;
- da 250 a 300 milligrammi, ipercolesterolemia moderata;
- oltre 300 milligrammi, ipercolesterolemia grave.
Essendo un composto lipidico, il colesterolo è scarsamente solubile in acqua e pertanto deve venire trasportato da carrier proteici per poter circolare nel sangue: esistono due tipi di trasportatori, che sono:
- proteine HDL (High Density Lipoprotein);
- proteine LDL (Light Density Lipoprotein).
Mentre le prime trasportano il colesterolo “buono”, definito tale in quanto non mostra nessuna tendenza a formare addensamenti adesivi sulle pareti arteriose, le seconde trasferiscono quello “cattivo”, dotato di un’elevata tendenza a formare placche ateromatose che aderiscono all’endotelio vasale.
Sono proprio queste placche a causare la maggior parte delle gravi patologie cardiache e circolatorie, come infarto del miocardio, ictus, embolia e ipertensione scompensata.
Gli ateromi inoltre contribuiscono a minimizzare l’elasticità vasale, rendendo le arterie rigide e poco estensibili.
La frazione LDL del colesterolo rappresenta quindi il maggiore pericolo per la salute cardiovascolare e pertanto non dovrebbe mai superare il valore della soglia fisiologica.
Al contrario, la quota HDL funziona come un vero e proprio spazzino arterioso poiché è in grado di staccare gli ateromi dalle pareti vasali, catturando il colesterolo in eccesso per poi trasferirlo al fegato, da dove viene poi eliminato per via metabolica.
Come abbassare il colesterolo in modo naturale?
Esistono varie strategie per abbassare il colesterolo, che prevedono un approccio multifattoriale e continuativo in quanto un’iniziale diminuzione spesso è seguita da un nuovo innalzamento.
Pertanto lo schema terapeutico più efficace è il seguente:
- controllo dietetico, con eliminazione totale dei grassi saturi e con aumento del consumo di cibi ricchi di fibre e di vitamine e minerali;
- regolare attività fisica, che permette di velocizzare i ritmi metabolici e quindi di trasferire il colesterolo LDL al fegato che successivamente lo elimina;
- impiego di farmaci, come le statine che, avendo numerosi effetti collaterali, devono essere prescritti e monitorati dal medico curante e non essere utilizzati per periodi di tempo prolungati;
- assunzione di integratori alimentari,che si sono confermati rimedi efficaci e privi di controindicazioni.
Se cerchi un approfondimento sugli integratori per il colesterolo, ti invitiamo a visitare questa pagina.
In generale, comunque, gli integratori maggiormente utilizzati sono composti formulati con fibre (solubili e insolubili), β-glucani, riso rosso fermentato (ricco di monacolina K), omega 3 e omega 6, chitosano e lecitina di soia.
Gli integratori contenenti fibre sono i seguenti:
- semi di psyllum;
- pectina;
- glucomannano;
- gomma di guar.
Questi prodotti agiscono non soltanto velocizzando il transito intestinale (e quindi limitando l’assorbimento del colesterolo), ma anche aumentando il suo catabolismo.
I β-glucani sono polisaccaridi contenuti in alcuni cereali (soprattutto la crusca) che catturano il colesterolo circolante sia in fase digestiva che assimilativa, abbassando notevolmente la sua concentrazione.
Il riso rosso fermentato è un cereale contenente elevate dosi di monacolina K, una molecola che agisce esattamente come le statine e che pertanto cattura il colesterolo per poi eliminarlo per via metabolica.
A differenza dei tradizionali farmaci ipocolesterolemizzanti, questo integratore non provoca effetti avversi e può quindi essere assunto tranquillamente.
Gli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6 sono elementi antiossidanti che agiscono con un meccanismo competitivo verso il colesterolo, consentendo all’organismo di non assimilarlo e di limitare la sua sintesi endogena.
Il chitosano è un polisaccaride estratto dal guscio dei gamberetti e di altri piccoli crostacei che svolge un ruolo simile a quello delle fibre insolubili, limitando l’assorbimento intestinale del colesterolo a livello gastrico.
La lecitina di soia interviene aumentando l’afflusso di colesterolo alle cellule epatiche e quindi sottraendolo al sangue, in modo tale da abbassare il suo livello sia esogeno che endogeno.
Esistono anche altri preparati efficaci per abbassare il colesterolo in modo naturale, e precisamente:
- vitamina C;
- vitamina E;
- coenzima Q10;
- β-sistosterolo;
- policosanoli;
- resveratrolo;
- quercitina;
- polifenoli;
Si tratta di composti che, oltre a svolgere attività antiossidanti e anti-radicaliche, limitano l’assorbimento intestinale del colesterolo formando una sottile barriera isolante a livello delle pareti intestinali.
La loro assunzione può essere sinergica con varie preparazioni, per cui è possibile ottenere risultati ancora più significativi già dopo o primi dosaggi.
Per monitorare la loro efficacia è sufficiente effettuare un esame della concentrazione di colesterolo ematico dopo 3-4 settimane.
Come abbassare il colesterolo cattivo LDL
La quota LDL, comunemente conosciuta come colesterolo cattivo, è quella che mostra una maggiore tendenza ad aderire alle pareti arteriose in quanto è dotata di un’elevata viscosità.
È proprio questa caratteristica a generare l’insorgenza degli ateromi, che sono placche di materiale organico a componente lipidica con una forte propensione ad attaccarsi all’endotelio vasale.
La quota LDL di colesterolo deve pertanto essere monitorata con particolare attenzione e mantenuta sotto alla soglia fisiologica, un valore che si ricava dalla differenza tra la concentrazione totale di colesterolo e quella della quota HDL.
Per abbassare questo valore è opportuno innanzitutto seguire un regime nutrizionale corretto, eliminando i grassi saturi, gli zuccheri raffinati e i cibi troppo elaborati e calorici.
Bisogna inoltre effettuare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, privilegiando esercizi aerobici, che sono quelli più indicati per migliorare il metabolismo lipidico e la lipidemia del sangue.
Nel settore fitoterapico sono disponibili numerosi rimedi erboristici dotati di un’azione selettiva sul colesterolo LDL, come ad esempio:
- omega 3 e omega 6;
- tarassaco;
- olivello spinoso;
- carciofo;
- poliecosanoli;
- acido ascorbico;
- olio di krill;
- lacitina di soia granulare;
- vitamina E;
- olio essenziale di limone;
- steroli vegetali;
- isoflavoni di soia;
- allicina;
- biancospino;
- EPA e DHA.
Per mantenere bassa questa frazione si possono utilizzare anche gli integratori per il colesterolo totale che tuttavia impiegano più tempo per dare risultati significativi.
Pertanto sarebbe preferibile orientarsi verso prodotti più selettivi in grado di discriminare tra le due frazioni lipidiche.
Non bisogna dimenticare infatti che, abbassando il colesterolo totale, diminuisce anche la quota HDL, che invece deve mantenersi alta; ecco perché è preferibile optare per integratori capaci di discriminare tra le due quote.
Tra questi i più efficaci sono quelli monocomponenti, formulati con un unico principio attivo a concentrazioni elevate e ideali come terapia d’attacco, piuttosto che i multicomposti che sono più adatti per una terapia di mantenimento a lungo termine.
Come abbassare il colesterolo cattivo e aumentare quello buono
Per abbassare il colesterolo cattivo e aumentare quello buono è necessario intervenire principalmente sulla dieta, scegliendo cibi freschi, ipocalorici, ricchi di fibre, di vitamine e di minerali.
Tra questi ci sono legumi, pesce, cereali integrali, frutta e verdura.
Le proteine della soia, gli steroli vegetali, le fibre solubili, i betaglucani sono i principi attivi maggiormente indicati in questi casi.
Gli oligoelementi come zinco, iodio e selenio, che agiscono sul funzionamento della ghiandola tiroidea, controllano indirettamente anche la colesterolemia in quanto monitorano tutti i processi metabolici.
Un valido suggerimento è quello di bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, privilegiando acque oligominerali e tisane depurative che, agendo selettivamente sulla quota lipidica dannosa, non interferiscono con la percentuale di HDL.
Recentemente sono stati utilizzati anche integratori formulati con olio di canapa, un integratore ad azione selettiva sul colesterolo LDL, ma che non interferisce con quello HDL.
I valori di concentrazione del colesterolo HDL sono i seguenti:
- minore di 50 milligrammi: troppo basso;
- compreso tra 50 e 60 milligrammi: normale;
- superiore a 60 milligrammi: molto buono.
I fattori che contribuiscono ad aumentare la quota HDL sono:
- raggiungimento del peso-forma;
- regolare attività fisica;
- consumo di integratori selettivi;
- impiego di preparati a base di acido laurico;
- niacina;
- olio di krill;
Bisogna inoltre modificare il proprio stile di vita in questo modo:
- evitare la sedentarietà;
- eliminare il fumo e le bevande alcoliche;
- rispettare il ritmo circadiano;
- seguire una dieta ipocalorica.
Come abbassare il colesterolo totale
Il primo intervento consigliato quando la colesterolemia supera i 200-250 milligrammi è quello di intervenire sul colesterolo totale, per abbassare l’indice di rischio cardio-vascolare e, soltanto in un secondo tempo, prendere provvedimenti selettivi.
Per quanto riguarda la quota endogena, che è quella sintetizzata dall’organismo, è necessario agire a monte, mediante l’assunzione di rimedi che limitano i processi sintetici.
Pertanto bisogna selezionare gli integratori più indicati alle esigenze individuali, tenendo conto della colesterolemia iniziale, del peso corporeo e dell’assetto lipidico totale.
È sempre consigliabile alternare ciclicamente i prodotti, per offrire all’organismo un’ampia gamma di possibilità terapeutiche.
Il movimento è comunque opportuno per aumentare la velocità delle reazioni cataboliche e quindi l’escrezione del colesterolo in eccesso che viene metabolizzato dal fegato.
Come abbassare il colesterolo genetico
L’ipercolesterolemia genetica è una patologia ereditaria che si manifesta con livelli molto alti di colesterolo nel sangue e in particolare della sua quota LDL.
Nella maggior parte dei casi, questo disturbo dipende da una mutazione del gene che codifica per il recettore delle lipoproteine LDL, che non sono più in grado di catturare le particelle di colesterolo per eliminarlo dal sangue.
Questa malattia può presentarsi in due forme, una più grave, che insorge fin dall’infanzia, e una meno grave, spesso asintomatica.
Per abbassare il colesterolo genetico è fondamentale seguire un regime dietetico a basso contenuto lipidico, associato a una terapia ipocolesterolemizzante a base di niacina, beta-glucani, monacolina K, lecitina di soia e glucomannano.
Bisogna inoltre, in casi particolari, ricorrere all’assunzione di statine, i farmaci ipolipemizzanti che devono essere assunti a cicli trimestrali per almeno due o tre anni.
I pazienti affetti da ipercolesterolemia genetica devono sottoporsi regolarmente a dosaggi ematici del colesterolo per monitorare l’andamento della concentrazione.
Come abbassare il colesterolo velocemente e in poco tempo: è possibile?
Per abbassare il colesterolo velocemente bisogna agire su più fronti, cominciando con il controllo dietetico che prevede l’eliminazione di tutti i grassi saturi di origine animale e contenuti in cibi come burro, strutto, lardo, insaccati non sgrassati, carni grasse, pesci grassi e dolci a base di zuccheri raffinati e crema.
È necessario inoltre effettuare da 30 a 45 minuti al giorno di esercizi aerobici, che velocizzano il metabolismo stimolando l’eliminazione epatica del colesterolo.
Per accelerare l’abbassamento di colesterolo ematico, si può ricorrere all’impiego di integratori alimentari a base di isoflavoni della soia, monacolina K, lecitina di soia, omega-3 e omega-6, fibre solubili (pectina), fibre insolubili e composti antiossidanti come acido ascorbico, vitamina A e vitamina E.
È consigliabile abolire dalla dieta le bevande alcoliche e quelle zuccherate, poiché un’eccessiva concentrazione di glucosio può facilitare la trasformazione in lipidi, che frequentemente sono colesterolo.
Per eliminare la quota endogena di questo composto, può essere utile ricorrere all’assunzione di statine sotto il controllo del medico curante, poiché questi farmaci possono determinare alcuni effetti collaterali che ne sconsigliano l’uso soprattutto in persone particolarmente sensibili ai principi attivi.
Consigli finali per far abbassare il colesterolo
Il colesterolo è un composto organico, la cui concentrazione non deve superare i 200 mg per 100 ml di sangue, anche se valori di 250 mg sono considerati accettabili.
Complessivamente, per mantenere i valori di colesterolo entro la soglia fisiologica è necessario intervenire su più fronti, comprendenti il regime nutrizionale, l’attività fisica e l’impiego di integratori alimentari ipocolesterolemizzanti a base di principi attivi naturali che risultano ben tollerati e facilmente assimilabili anche in associazione con le statine.