Cos’è la medicina rigenerativa e perché è il trattamento più promettente per numerose patologie

Una delle frontiere più promettenti della medicina sembra essere, al momento, quella della medicina rigenerativa. Si tratta di un approccio, a voler semplificare molto, che non mira tanto a trattare i principali sintomi e manifestazioni di una malattia quanto, soprattutto se si tratta di malattie croniche o degenerative e di cui è impossibile eliminare le cause, a ricostruire – e rigenerare, appunto – i tessuti danneggiati dalla stessa ottenendo come effetto il miglioramento delle condizioni dell’individuo.

Alla base della medicina rigenerativa ci sono alcune conquiste, più o meno recenti, della biologia molecolare. Su pagine web come https://www.giuseppeteori.it/medicina-rigenerativa/ o contattando degli specialisti, è facile avere un ragguaglio infatti delle principali tecniche di medicina rigenerativa e delle loro applicazioni: qualche volta possono essere utili delle iniezioni di acido ialuronico e qualche volta invece, a seconda della patologia, può essere più utile e risolutivo un trapianto di cellule; senza contare che una via sempre più percorsa dagli specialisti è quella dell’utilizzo simultaneo di più tecniche diverse di medicina rigenerativa. Tutte hanno in comune comunque, ancora semplificando molto e per rendere più immediatamente comprensibile in cosa consiste e come funziona la medicina rigenerativa, il prelievo dal paziente stesso di una serie di cellule in grado di stimolare la rigenerazione, la loro concentrazione e la re-immissione nell’organismo nella sede interessata dalla patologia.

Quanto detto sin ora basta a comprendere di come quella della medicina rigenerativa sia un’ipotesi da non trascurare affatto, ma da concordare con il proprio specialista di fiducia, scegliendolo con cura e attenzione. Sarà quest’ultimo a decidere e suggerire di quanti e di che tipo di trattamenti si avrà bisogno e quanto questi saranno intervallati fra loro.

Come (e perché) curarsi con la medicina rigenerativa

I campi di applicazione e le potenzialità della medicina rigenerativa sono evidenti e di facile comprensione.

Uno dei campi più noti oggi, e che conta ormai anni di sperimentazione, è quello delle malattie degenerative della cartilagine articolare: si tratta di patologie molto più invalidanti di quanto si immagina soprattutto se, come l’artrosi, limitano i movimenti dei pazienti e non rispondono (o non lo fanno efficacemente) alle principali terapie farmacologiche. Molti pazienti possono trovare sollievo nelle infiltrazioni di acido ialuronico, nei trattamenti al plasma o nel trapianto di cellule mesenchimali. L’approccio è simile anche quando i danni alla cartilagine sono causati da traumi come quelli comuni tra chi fa sport, sia esso svolto a livello agonistico o amatoriale.

Buoni risultati sembrano dare anche le applicazioni della medicina rigenerativa nelle arteriopatie: anche nei casi in cui il paziente presenti lesioni ulcerative e non risponda ai più comuni trattamenti (come l’applicazione di un bypass, per esempio), la ripopolazione dei vasi interessati di cellule ha portato a risultati apprezzabili.

I tricologi, ancora, propongono sempre più spesso trapianti rigenerativi di capelli ai pazienti e alle pazienti che soffrano di caduta di capelli o alopecia: isolando i fattori di crescita e re-iniettandoli nel cuoio capelluto, infatti, si riescono a rigenerare i bulbi piliferi e a dare un aspetto più sano e folto alla propria chioma.

Non ultimo: la medicina rigenerativa è stata proposta come soluzione contro l’infertilità femminile dopo essersi accorti che delle micro-iniezioni di staminali e plasma possono aumentare le probabilità di concepimento.