Estrazione dente del giudizio: le cose che conviene sapere

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L’estrazione del dente del giudizio è un intervento spesso necessario, che suscita preoccupazione ma che ormai viene effettuato di routine dagli specialisti del settore. Si tratta dunque di un’operazione spesso più semplice di quello che ci si aspetta, anche se tutto dipende dal motivo per cui è necessario ricorrere all’estrazione. E’ infatti bene ricordare che i denti del giudizio, per quanto non indispensabili per la masticazione e dunque sostanzialmente inutili, non sempre devono essere tolti.

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Se non creano problemi e riescono a crescere normalmente, si possono lasciare dove si trovano evitando così di intraprendere un intervento che comunque è invasivo.

Estrazione dente del giudizio: quando è necessaria

L’estrazione del dente o dei denti del giudizio si rende necessaria quando questi denti non trovano lo spazio adeguato per crescere senza interferire con la masticazione oppure nel caso si sviluppino in modo anomalo. Può infatti accadere che un dente del giudizio cresca storto provocando dolore o che sia inclinato in senso orizzontale, andando a spostare di fatto tutti gli altri molari.

In alcuni casi, viene consigliato di estrarre il dente se questo è cariato, perchè essendo del tutto inutile non avrebbe senso curarlo. Per capire quando è necessario estrarre i denti del giudizio, comunque, bisogna rivolgersi ad uno specialista che è in grado di comprendere se vi sia qualche problema o se potrebbero insorgerne in futuro.

Estrazione dente del giudizio: la procedura

La procedura prevista nel caso del dente del giudizio è uguale a quella che viene adottata per qualsiasi estrazione dentale. Tuttavia, in alcuni casi specifici è necessario rivolgersi alla maxillofacciale perchè se il dente si sta sviluppando in modo anomalo o in caso di inclusione il dentista spesso preferisce evitare interventi delicati.

In tutti i casi, l’estrazione del dente è meno problematica di quello che si pensa. L’operazione viene effettuata dopo aver somministrato una dose di anestetico locale, dunque il paziente non avverte alcun dolore al momento dell’estrazione. Gli eventuali problemi, in caso, subentrano in seguito all’intervento.

La procedura è piuttosto semplice: il dente viene estratto, dopodiché vengono applicati dei punti di sutura (oggi si utilizzano prevalentemente quelli riassorbibili).

Attenzione ai giorni seguenti l’estrazione

Particolare attenzione bisogna prestare nei giorno seguenti l’estrazione, perchè ci sono alcune regole da rispettare onde evitare il rischio di infezione, che non si può mai escludere completamente. E’ dunque importante innanzitutto assumere un antibiotico, che viene solitamente prescritto dal medico che ha effettuato l’intervento, ma anche seguire una dieta specifica.

Nei primissimi giorni dopo l’intervento, non si possono consumare cibi troppo caldi per evitare che la ferita si apra non cicatrizzandosi al meglio. Lo stesso avviene per quanto riguarda gli alimenti solidi o troppo duri, che andrebbero evitati. Non si possono bere alcolici ed il fumo di sigaretta è bandito, perchè aumenta notevolmente il rischio di infezione.

Gonfiore e dolore post-operatori

Se l’intervento in sè non è doloroso, nei giorni seguenti si potrebbe avvertire male e la guancia potrebbe gonfiarsi. Potrebbero comparire anche degli ematomi: è del tutto normale e non vale la pena allarmarsi. Se si rispettano le regole la guarigione avviene in tempi più rapidi.